La Rifondazione della W.U.Q.K.D - S.V.M.A.

QWAN KI DO  /  LE ORIGINI  >  NASCITA DEL QWAN KI DO  >  DALLA FONDAZIONE AD OGGI  >  RIFONDAZIONE WUQKD-SVAM  

LE DIVERSE VOCI ALL’INTERNO DEL QWAN KI DO E LA RECENTE RIFONDAZIONE DELLA WORLD UNION OF QWAN KI DO AND

 SINO-VIETNAMESE MARTIALARTS


Nella sua storia il Qwan Ki Do, pur distinguendosi da altre arti marziali per la sua marcata omogeneità e unità, ha comunque testimoniato di alcuni episodi di dissenso e divisione.

Il primo importante episodio occorse nel 1995 con la spaccatura del Qwan Ki Do in Francia e la nascita di una seconda scuola conosciuta come Chuong Quan Khi Dao.


In seno al Qwan Ki Do del Maestro Pham Xuan Tong, a partire dal 2010, un gruppo all’interno della dirigenza percepiva la necessità di riformare i processi decisionali dell’organizzazione, che necessitavano sempre di più di partecipazione e condivisione collettiva degli obiettivi da raggiungere.


Un altro importante elemento che richiedeva urgente attenzione era quello del sostegno formativo che le strutture centrali avrebbero dovuto fornire alle organizzazioni nazionali.


Il mancato riconoscimento delle istanze riformatrici iniziò a produrre a partire dal 2015 profonde divisioni.


Le divisioni si incentravano sostanzialmente su degli importanti aspetti di gestione finanziaria e organizzativa, come un carente reinvestimento degli utili finanziari verso un piano di sviluppo strategico dell’arte marziale attraverso iniziative di formazione, il crescente accentramento burocratico dei poteri decisionali nelle mani di un gruppo ristretto di persone che costituivano il Founder Office, la persistente repressione e asfissia del dialogo interno ed il totale accentramento della conoscenza marziale e delle responsabilità gestionali ad essa connessa nella mani di pochissimi.


Il gruppo riformatore rinnovava i suoi tentativi di cambiamento, sempre nel rispetto della disciplina e nella più grande discrezione, restando fedele ai principi di unità della scuola e di rispetto della gerarchia interna.


Tuttavia il gruppo si scontrava con una resistenza sempre maggiore da parte di alcuni elementi del Founder Officer, che tra il 2017 ed il 2020, in risposta alle sostanziali richieste di cambiamento replicava invece con l’emarginazione graduale dei dissidenti portatori di istanze riformatrici, rimpiazzandoli con persone la cui qualifica più importante si dimostrava essere la comprovata fedeltà ai dictat della dirigenza.


E’ nella primavera del 2020 che un gruppo di responsabili internazionali sotto la guida del Maestro Roberto Vismara, preso atto che la sola risposta del Founder Office alle istanze di riforma era l’accentramento burocratico del potere, abbandonava le speranze di cambiamento dall’interno e prendeva la sofferta e drammatica decisione di separarsi e rifondare la World Union of Qwan Ki Do and Sino-Vietnamese Martial Arts.

 

CONCLUSIONE:

L’esperienza traumatica degli ultimi 10 anni di vita del Qwan Ki Do ha reso palese una verità fondamentale nell’ambito delle arti marziali: la presenza di uno o più straordinari artisti marziali in seno ad una scuola conta poco se non è accompagnata da una leadership con una solida visione morale e organizzativa, capace di ispirare il corpo collettivo dei praticanti; tale leadership resta dedita con perseveranza ai suoi obiettivi educativi e formativi, per permettere a tutti i membri dell’organizzazione di progredire e di affrontare con successo le sfide del futuro.


E’ su queste premesse di fedeltà alla visione dell’arte marziale intesa come una via completa per lo sviluppo dell’uomo e di tutti i membri della comunità umana che la World Union of Qwan Ki Do and Sino-Vietnamese Martial Arts ha rifondato la propria organizzazione.


CENNI STORICI / RIFONDAZIONE WUQKD-SVAM  

LE DIVERSE VOCI ALL’INTERNO DEL QWAN KI DO E LA RECENTE RIFONDAZIONE DELLA 

WORLD UNIONOF QWAN KI DO AND

SINO-VIETNAMESE MARTIAL ARTS


Nella sua storia il Qwan Ki Do, pur distinguendosi da altre arti marziali per la sua marcata omogeneità e unità, ha comunque testimoniato di alcuni episodi di dissenso e divisione.

Il primo importante episodio occorse nel 1995 con la spaccatura del Qwan Ki Do in Francia e la nascita di una seconda scuola conosciuta come Chuong Quan Khi Dao.


In seno al Qwan Ki Do del Maestro Pham Xuan Tong era a partire dal 2010 che un gruppo all’interno della dirigenza percepiva la necessità di riformare i processi decisionali dell’organizzazione, che necessitavano sempre di più di partecipazione e condivisione collettiva degli obiettivi da raggiungere.


Un altro importante elemento che richiedeva urgente attenzione era quello del sostegno formativo che le strutture centrali avrebbero dovuto fornire alle organizzazioni nazionali.


Il mancato riconoscimento delle istanze riformatrici iniziò a produrre a partire dal 2015 profonde divisioni.


Le divisioni si incentravano sostanzialmente su degli importanti aspetti di gestione finanziaria e organizzativa, come un carente reinvestimento degli utili finanziari verso un piano di sviluppo strategico dell’arte marziale attraverso iniziative di formazione, il crescente accentramento burocratico dei poteri decisionali nelle mani di una gruppo ristretto di persone che costituivano il Founder Office, la persistente repressione e asfissia del dialogo interno ed il totale accentramento della conoscenza marziale e delle responsabilità gestionali ad essa connessa nella mani di pochissimi.


Il gruppo riformatore rinnovava i suoi tentativi di cambiamento, sempre nel rispetto della disciplina e nella più grande discrezione, restando fedele ai principi di unità della scuola e di rispetto della gerarchia interna.


Tuttavia il gruppo si scontrava con una resistenza sempre maggiore da parte di alcuni elementi del Founder Officer, che tra il 2017 ed il 2020, in risposta alle sostanziali richieste di cambiamento replicava invece con l’emarginazione graduale dei dissidenti portatori di istanze riformatrici, rimpiazzandoli con persone la cui qualifica più importante si dimostrava essere la comprovata fedeltà ai dictat della dirigenza.


E’ nella primavera del 2020 che un gruppo di responsabili internazionali sotto la guida del Maestro Roberto Vismara, preso atto che la sola risposta del Founder Office alle istanze di riforma era l’accentramento burocratico del potere, abbandonava le speranze di cambiamento dall’interno e prendeva la sofferta e drammatica decisione di separarsi e rifondare la World Union of Qwan Ki Do and Sino-Vietnamese Martial Arts.

 

CONCLUSIONE:

L’esperienza traumatica degli ultimi 10 anni di vita del Qwan Ki Do ha reso palese una verità fondamentale nell’ambito delle arti marziali: la presenza di uno o più straordinari artisti marziali in seno ad una scuola conta poco se non è accompagnata da una leadership con una solida visione morale e organizzativa, capace di ispirare il corpo collettivo dei praticanti; tale leadership resta dedita con perseveranza ai suoi obiettivi educativi e formativi, per permettere a tutti i membri dell’organizzazione di progredire e di affrontare con successo le sfide del futuro.


E’ su queste premesse di fedeltà alla visione dell’arte marziale intesa come una via completa per lo sviluppo dell’uomo e di tutti i membri della comunità umana che la World Union of Qwan Ki Do and Sino-Vietnamese Martial Arts ha rifondato la propria organizzazione.


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